Natale

L’attesa, l’attendere è una dimensione che attraversa tutta la nostra esistenza personale, familiare e sociale. L’attesa è presente in mille situazioni, da quelle più piccole e banali fino alle più importanti, che ci coinvolgono totalmente e nel profondo […] Si potrebbe dire che l’uomo è vivo finché attende, finché nel suo cuore è viva la speranza. E dalle sue attese l’uomo si riconosce: la nostra «statura» morale e spirituale si può misurare da ciò che attendiamo, da ciò in cui speriamo. Ognuno di noi dunque, specialmente in questo tempo che ci prepara al Natale, può domandarsi: io, che cosa attendo? A che cosa, in questo momento della mia vita, è proteso il mio cuore?” (Benedetto XVI).

Inventori di strade augura a tutti un Santo Natale, in cui la gioia dell’incontro col Signore – che in questo giorno è così speciale ma che sempre può rinnovarsi poiché ogni giorno Egli viene e verrà tra noi, fino all’ultima sua venuta – vada ben aldilà di quanto ciascuno nella propria attesa ha sperato e meritato con la tensione del proprio cuore.

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Natale 1944 a Wietzendorf
Presepio degli Internati Militari Italiani nel lager di Wietzendorf – Natale 1944 (foto Luigi Petrazzoli) … ciascuna statuina è fatta con ciò che ogni prigioniero, nella sua totale povertà, ha voluto donare, privandosi di cose enormemente care, brandelli di vita passata che il coraggio di ciascuno ha trasformato in segni di speranza. «Nonostante le perquisizioni dei tedeschi, ogni militare italiano era riuscito a tenere con sé qualche piccolo oggetto che gli ricordava la fidanzata, la moglie, i suoi bambini, le persone care: ricordi gelosamente custoditi e difesi che vennero offerti al Bambino Gesù in quel Natale del 1944»” (da L. Frigerio, Noi nel lager, Paoline, Milano 2008). Il Presepio è esposto nell’anticappella di San Vittore della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.