Amor Tuus, amor fortis, Domine

Ieri sera, venerdì 4 giugno, nella gremita palestra dell’Oratorio San Giovanni Bosco in Sant’Ilario d’Enza (RE) ha avuto luogo la presentazione del “ritratto di don Pietro Margini”, una biografia redatta da Ludmiła Grygiel con il titolo Amor Tuus, amor fortis, Domine.

L’opera, per i tipi dell’editrice senese Cantagalli, è promossa dal Movimento Familiaris Consortio – che riconosce nel Sacerdote che è stato Parroco di Sant’Ilario dal 1960 al 1990 il suo Fondatore – e vede la luce in concomitanza con la celebrazione del 70° anniversario della sua ordinazione presbiterale.

Alla presenza del Vescovo ausiliare Mons. Lorenzo Ghizzoni, si sono succeduti a ricordare la figura di don Pietro alcuni relatori, mentre l’Autrice – studiosa di storia e saggista che ha al suo attivo diverse biografie di santi e personalità di rilievo del mondo cattolico – ha chiuso la serata con un intervento in cui ha sintetizzato le profonde impressioni personalmente riportate nel suo approccio a questo Sacerdote che ha senza dubbio segnato la storia di Sant’Ilario d’Enza e della diocesi di Reggio Emilia, apportando un ragguardevole prezioso contributo di cultura umana e cristiana.

«Il primo aspetto che mi ha colpito nella figura di don Pietro – ha detto tra l’altro la signora Grygiel – è il suo essere sacerdote (“sacerdote per sempre, sacerdote per tutti” – come ho scritto). Tutto quello che ha fatto e detto esprime la sua identità sacerdotale. Non considerava il suo sacerdozio un motivo di superiorità ma realizzava giorno per giorno la sua vocazione come un servizio totale per gli altri, per ogni persona che incontrava […] Considerava la propria identità sacerdotale con la stessa ammirazione, amore e timore con cui si tratta Dio – “timor Dei” -, così che chiamerei questo suo atteggiamento un “timor sacerdotii”. Per chiarire questo concetto, mi servo delle parole del sacerdote e poeta Jan Twardowski, che ha scritto: “ammiro il mio sacerdozio, ho timore del mio sacerdozio, davanti al mio sacerdozio mi inginocchio”. Un sacerdote che sta in ginocchio non copre Dio, ma è rivolto a Dio e lo indica agli altri. Forse in questo sta il segreto dello straordinario influsso di don Pietro sui fedeli: senza nulla imporre, entusiasmava con tutto il suo essere sacerdote e attirava a Dio».

Inventori di strade accoglie con gioia l’avvenimento, che viene ad aggiungersi alle altre iniziative già in atto con il comune obiettivo di tenere viva, in quanti appartengono al suo tempo ma anche nelle nuove generazioni, la memoria di don Pietro, “povero parroco di campagna” – come amava definirsi – ma in realtà grande padre spirituale, parroco e fondatore.

Amor tuus amor fortis Domine - Copertina
Amor tuus amor fortis Domine – Copertina