Il 13 febbraio nel Piccolo Teatro in Piazza di Sant’Ilario d’Enza si è tenuto – come è noto – un cineforum promosso da Inventori di strade. Il filmato, reportage di un viaggio negli Stati Uniti del parmense Francesco Barbieri, nelle prime scene ha descritto una S. Francisco da cartolina fatta di grattacieli, Golden Gate e multiculturalità, per addentrarsi poi presto nella dimensione meno conosciuta della gestione rifiuti “Zero Waste” che ha portato la città all’attuale 78% di rifiuti differenziati. “Rifiuti Zero” è una strategia che si propone di riprogettare il ciclo di vita delle risorse in modo tale da far tendere allo zero i rifiuti da conferire in discarica. “Rifiuti Zero” si sta diffondendo in tutto il mondo e anche in Italia 70 comuni si sono avviati su questa strada. Questo viaggio di Francesco si è poi spostato in periferia, dove tutto il materiale post consumo di cittadini e imprese viene avviato al recupero o riutilizzo in centri specializzati ma non ipertecnologici.
Altro capitolo degno di menzione è la lettera spedita da Francesco al sindaco di S. Francisco Gavin Newsom. Si tratta di una richiesta di aiuto: «A Parma il nostro sindaco ci ha detto che non è possibile fare a meno dell’inceneritore, ci può aiutare?». Ne segue una inaspettata risposta di collaborazione, prima con una lettera aperta al sindaco, poi con un viaggio apposta a Parma (ad una proiezione di “Zero Waste”). L’ultima sezione del filmato parla della diffusione di queste nuove idee a Parma ad opera dei cittadini ed ospiti illustri del panorama scientifico internazionale.
Alla proiezione è seguito un animato dibattito con una cinquantina di intervenuti, non solo da Sant’Ilario nonostante la scoraggiante stagione, dall’insegnante all’imprenditore, ma con la piccola delusione e preoccupazione di nessuno studente. Assente per lavoro Aldo Caffagnini, animatore della Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma, incontenibile Francesco Barbieri, che ha voluto da subito trasmettere la sua passione per l’argomento approfondendo l’aspetto delle problematiche sanitarie e spreco di materia nel bruciare e sotterrare i rifiuti, e la necessità di riorientare il sistema di produzione e consumo trasformandolo da lineare – con sprechi e problemi ecologici – a circolare – con recupero e minimo impatto ambientale.
Ci è stato suggerito di conoscere anche un’altra storia, quella di Ezio Orzes, Assessore all’Ambiente di Ponte nelle Alpi (BL), che in pochi anni ha portato il suo comune a superare il 90% di raccolta differenziata grazie al metodo porta a porta e alla tariffa puntuale calcolata in proporzione della sola quantità dei rifiuti non riciclabili prodotti da ogni utenza. Sono seguite varie domande e osservazioni sul comportamento virtuoso dei cittadini in argomento, sul rapporto tra Comuni e Iren, sulla tariffa puntuale e sulla gestione dei rifiuti nel Reggiano.
È ormai noto che la provincia di Reggio Emilia a maggio spegnerà l’inceneritore di Cavazzoli a favore di un nuovo impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) che sorgerà a Gavassa. Si tratta di una tipologia d’impianto in cui il rifiuto non differenziato viene separato in due frazioni. La frazione umida organica si utilizza per ricavare compost, la frazione secca (carta, plastica, vetro, inerti) può essere riciclata. Dalle dichiarazioni della Provincia non è ancora chiaro se parte della frazione secca sarà usata per produrre combustibile derivato dai rifiuti (CDR).
In chiusura Francesco ha ricordato l’importanza di diffondere questi “nuovi saperi” nella vita quotidiana e nelle istituzioni in modo civile, rispettando la verità e la scienza. Possiamo essere tutti protagonisti di un cambio epocale di mentalità: stili di vita personali, sagge tradizioni, tecnologia, impegno dei cittadini, scuole, università, scelte di istituzioni e imprese.
(Carlo Micucci, carlomicucci@gmail.com: se ti interessa collaborare/partecipare ad altri eventi del genere fammi sapere. Vai anche a http://gestionecorrettarifiuti.it/)