09/04/2011 – “L’anima di una nazione” con Hanna Suchocka

Sabato 9 aprile 2011 alle ore 21, nell’Auditorium della Parrocchia di Sant’Ilario d’Enza l’atteso incontro con S.E. Hanna Suchocka, Ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, sulla strada “stare dentro ai tempi nuovi”

Hanna Suchocka
Hanna Suchocka

Laureata in legge, Hanna Suchocka è una specialista di diritto costituzionale dalla lunga e prestigiosa carriera politica. Membro negli anni ’80 del Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, dopo la caduta del regime comunista dal luglio 1992 all’ottobre del ’93 è Primo Ministro sotto la presidenza di Lech Wałęsa, unica donna – sinora – ad aver ricoperto questo ruolo. Ancora come parlamentare del suo partito, l’Unione Democratica, fa parte del Comitato Costituzionale dell’Assemblea Nazionale e della delegazione polacca per l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. In sede europea ricopre numerosi ed importanti incarichi, compreso quello di Vice-Presidente dell’Assemblea quasi per l’intero 1992. Dall’ottobre 1997 fin al 2001 è Ministro della Giustizia polacco nel governo di Jerzy Buzek.

In parallelo, la signora Suchocka svolge un’intensa attività accademica, tra l’altro come docente di diritto costituzionale all’Università Cattolica di Lublino e come visiting professor alla Georgetown University di Washington. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere scientifico sull’ordinamento dello stato e su temi riguardanti i diritti umani, alcune delle quali anche in lingua italiana [1].

Dal dicembre 2001 è Ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, carica che ha ricoperto senza interruzioni sino ad oggi. Oltre a ciò, è membro della “Pontificia Accademia delle Scienze Sociali”, dove è stata chiamata da Giovanni Paolo II già nel 1994. Fa parte del “Consiglio delle Donne Leader nel mondo”, un network internazionale di donne che ricoprono o hanno ricoperto cariche di capo di stato o di governo, la cui missione è un’azione collettiva su argomenti d’importanza critica in una prospettiva femminile. È membro infine del “Club di Madrid”, un’organizzazione indipendente dedicata al rafforzamento della democrazia nel mondo che trae esperienza dai suoi membri, una settantina di ex capi di stato e di governo democratici.

Ci troviamo dunque di fronte ad una protagonista della vita della Nazione Polacca a partire dai lunghi decenni del regime comunista attraverso la stagione di Solidarność, la rivoluzione pacifica e gli esordi della contrastata democrazia fino all’approdo nell’Unione Europea. Pochi al par di lei sono in grado di testimoniare come questo Popolo, ricco d’un ethos nazionale millenario, abbia saputo “star dentro” a tempi di opposti totalitarismi, prima quello germanico-nazista e poi quello sovietico-comunista, che sempre hanno invano cercato di cancellarne l’identità. Di qui dunque il titolo del suo incontro con gli Inventori – “L’anima di una nazione” – che può esser letto nella duplice chiave di contributo alla “strada” del 2011 e di momento celebrativo da parte del Circolo della nostra unità nazionale, che – al contrario di quanto appartiene alla storia della Polonia – fatica ad affermarsi pur se nessuno dall’esterno minaccia di cancellarla.


[1]La Polonia nell’Unione europea. Dal mito al realismo”, in: Il Nuovo Areopago, n. 3-4, 2004; “L’evoluzione costituzionale della Polonia: dal Patto di Varsavia all’adesione all’Unione Europea, in: G. C. De Martin, Z. Witkowski, P. Gambale (ed.), Riforme costituzionali e itinerari della democrazia in Europa: Italia e Polonia a confronto, LUISS 6, Cedam 2007; “La libertà religiosa e i problemi riguardanti la tolleranza”, in: S. Grygiel, S. Kampowski (ed.), Fede e ragione, libertà e tolleranza (riflessioni a partire dal discorso di Benedetto XVI all’Università di Ratisbona), Cantagalli 2009.